IL BON TON DEL MATRIMONIO
Un consiglio agli sposi di qualsiasi religione, età, ceto sociale, status economico, rango o provenienza è quello di focalizzare l’attenzione su se stessi e sui propri desideri. Prima di pensare alle convenienze o alla volontà delle rispettive famiglie, ai consigli degli amici, gli sposi dovrebbero decidere insieme ciò che a entrambi sembra la soluzione migliore per la cerimonia. Seguire l’istinto, rendere personale e costruire insieme un rito così importante può essere vitale anche per il futuro della coppia. Il matrimonio va deciso in due, rispettando il carattere e lo stile di vita di entrambi gli sposi. Se uno dei due non è mondano né abituato a muoversi tra persone che non conosce, è inutile forzargli la mano, proprio nel giorno in cui s’inizia una nuova vita insieme. Ci sarà tanto tempo per armonizzare i propri punti di vista e trovare un compromesso. Si potrà magari festeggiare al ritorno dal viaggio di nozze con parenti e amici, che comprenderanno e si faranno una ragione della temporanea esclusione.
OGNI COSA A SUO TEMPO
Se si opta per un matrimonio a cui si vuol dare una certa solennità, il consiglio è di organizzarsi in tempo, prevedendo subito ogni dettaglio, mettendo per iscritto un elenco delle cose da fare, non affidando nulla alla memoria o al caso e dandosi delle priorità. Un consiglio alla sposa è di affrontare un problema alla volta e risolverlo, sovrintendendo a tutto, ma delegando a persone di fiducia e di esperienza l’esecuzione di cose che non richiedono la sua presenza. Solo con ordine e un certo anticipo si arriverà a far tutto con. un tocco personale, senza farsi prendere dal panico, dalla fretta, dal caos e dalla stanchezza.
PARTECIPAZIONI, BIGLIETTI & C.
Le partecipazioni si possono scegliere anche diverse dal solito, ci sono oggigiorno negozi specializzati che le propongono in carta riciclata colorate a forma di cuore o decorate con dei fiori essiccati, con nodi d’amore o frasi romantiche. Chi volesse invece attenersi alla tradizione opterà per un cartoncino doppio raffinato ed elegante, sulla cui facciata sinistra i genitori della sposa annunciano il matrimonio della figlia, mentre su quella destra i genitori dello sposo annunciano quello del figlio. Al centro, un po’ in basso, la data e il luogo della cerimonia e, in fondo, la nuova residenza degli sposi. Insieme alla partecipazione, con un biglietto a parte, a parenti e amici si manderà l’invito per il "dopo cerimonia", pranzo, cocktail o ballo che sia. Se si vuole, si possono ordinare anche i libretti per la chiesa con i monogrammi degli sposi, i menu, i segnaposto in caso di pranzi placé, i lega-tovaglioli, i biglietti per le bomboniere e quelli di ringraziamento.
A PROPOSITO DI LISTA-NOZZE
Un consiglio che riguarda la lista dei regali (o le liste, se il numero degli invitati è alto) è di non compilarla o scegliere gli oggetti di corsa e senza la presenza dell’altro coniuge. Mai farlo nell’intervallo di colazione (se si lavora), perché si ha troppa fretta o di sabato perché c’è sempre troppa gente. Meglio dedicare almeno una giornata alla scelta di quello che si desidera per una nuova casa. E’ bene però fare prima una nota di ciò che si riceverà dalle rispettive famiglie e chiarire con il futuro marito il tipo di casa e di vita che si vuol avere, tenendo anche presente che -oltre all’argenteria, i bicchieri, i tavolini, gli elettrodomestici e gli oggetti decorativi- sarà carino far scegliere al marito qualcosa di personale, dei volumi d’arte, se è.un appassionato di pittura; il fucile che sognava se è cacciatore; un surf o degli sci, se è uno sportivo. Alcuni sposi (certamente non timidi) lasciano aperta la lista di nozze, anche dopo il matrimonio, perché i parenti e gli amici più intimi possano ricorrervi per anniversari, compleanni e festività.
L’ARTE DI RINGRAZIARE
A proposito di regali, quando si ricevono i primi doni, è bene registrarne subito le caratteristiche vicino al nome del donatore sulla lista degli invitati, in modo da poter esprimere, nel biglietto di ringraziamento, la gioia di aver ricevuto proprio quel regalo. Questa menzione sicuramente farà piacere a chi si è dato la pena di sceglierlo. I ringraziamenti vanno inviati possibilmente entro due mesi dalla cerimonia, al ritorno dal viaggio di nozze. Conviene anche segnare quelli già fatti, in modo da non confondersi dopo tanto tempo. L’invio delle bomboniere non esclude il ringraziamento di proprio pugno.
IL GALATEO DELLE BOMBONIERE
Alla sposa il compito creativo di sceglierle e ordinarle, ai genitori o alla migliore amica quello di inviarle dopo che gli sposi sono partiti per il viaggio di nozze. Le regole del galateo in fatto di bomboniere sono severe, se si decide di rispettarle: vanno recapitate una ventina di giorni dopo il matrimonio in segno di ringraziamento. Vengono spesso personalizzate con il monogramma degli sposi e sono sempre accompagnate dal bigliettino che riporta i loro nomi e la data delle nozze. Oggi, per praticità, molti sposi le consegnano agli amici durante il ricevimento o alla consegna dei regali da perte degli invitati.
I CONFETTI, DOLCI PROTAGONISTI
In origine agli sposi venivano offerte mandorle, noci, chicchi di grano e di riso, in segno di ricchezza e di fecondità. Solo successivamente, con il diffondersi dello zucchero in Europa, si è cominciato a preparare i confetti per offrirli soprattutto in occasione dei matrimoni. Dopo il taglio della torta, allo sposo spetta il compito di reggere una coppa di cristallo o un vassoio d’argento che contiene i confetti e a lei quello di destreggiarsi col cucchiaio per offrirli agli ospiti, solo in numero dispari.
L’ABITO DELLA SPOSA
Un consiglio alle spose frettolose ed emozionate: quando scegliete l’abito non innamoratevi della favola, ma cercate quello che sia proprio adatto a voi; quando lo scegliete siete sole con lo stilista, ma quel giorno sarete in mezzo a tantissime persone e tutte avranno lo sguardo su di voi. La prima cosa a cui pensare è se sarete disinvolte con l’abito e l’acconciatura che avete scelto. Dedicate anche il giusto tempo alla scelta delle scarpe: oltre che belle e accordate all’abito dovranno essere comode, in un giorno dove, come regina della festa, starete molto in piedi.
L’ABITO DELLO SPOSO
Non certo meno importante di quello della futura sposa, ma destinato a brillate di luce riflessa rispetto alle sontuosità indossate dalla dolce metà. Fino a qualche tempo fa lo sposo non poteva permettersi molti strappi alla regola in fatto di abbigliamento anche se il bon ton gli concedeva alcune alternative. A un matrimonio solenne non si ammettevano eccezioni: il tight di giorno e la marsina alla sera. Oggi invece si è più elastici, pur conservando un’ineccepibile eleganza: un bell’abito blu o grigio, magari di sartoria, al quale abbinare una camicia bianca, cravatta grigio argento, calze in tono e scarpe lisce nere farà la sua bella figura. Gli sposi fantasiosi potranno scegliere tra le proposte più attuali degli stilisti dando libero sfogo al loro estro. Ma un piccolo vezzo è concesso a tutti: un fiore bianco all’occhiello.
CIO’ CHE NON PUO’ MANCARE: I FIORI
Silenziosi, fragili, delicati: i fiori sono i muti testimoni che accompagnano questo giorno importante. La chiesa, la casa della sposa, il ristorante, vengono addobbati a regola d’arte da esperti fioristi nelle cui mani le corolle si trasformano in profumate ghirlande, colorati trionfi, teneri bouquet. La scelta è vasta: si può spaziare dai fiori di campo -perfetti per un romantico matrimonio in campagna- fino a tulipani, fresie, camelie... e naturalmente alle rose. Ma anche per i fiori c’è da osservare qualche regola: meglio evitare i profumi intensi e i fiori esotici, comprese le orchidee, decisamente troppo pretenziose.
IL BOUQUET
La tradizione impone allo sposo di ordinare, possibilmente presso il miglior fioraio della città, il bouquet che porterà la futura sposa durante la cerimonia. La tradizione chiede i fiori d’arancio, ma ci si può tranquillamente sbizzarrire nella scelta. È utile illustrare bene al fiorista i propri desideri e la forma del bouquet che si ritiene più adatta all’abito e alla cerimonia, in modo che possa studiare i fiori più "giusti" che offre la stagione.
LE FEDI, SIMBOLO DELLE NOZZE
La scelta delle fedi è soltanto una questione di gusto e di prezzo. La tradizione le vuole lisce e sottili in oro giallo, ma se il portafoglio lo consente, nulla vieta una fede in platino o con brillanti, purché all’interno vi siano incisi i nomi degli sposi e la data delle nozze. Unico vincolo: l’anello va assolutamente portato all’anulare sinistro perché fin dall’antichità si pensava che, questo dito fosse collegato direttamente al cuore. E, infatti, l’uso di questo cerchietto d’oro che sancisce il legame matrimoniale affonda le sue radici nella storia. Di origine germanica e poi passato nelle consuetudini romane, è solo nel tardo Medioevo che viene ufficialmente adottato nelle cerimonie di nozze. Il rituale delle fedi, che devono essere acquistate dallo sposo, non varia tra matrimonio civile e religioso: nel momento "clou" della cerimonia gli sposi si scambiano gli anelli pronunciando la promessa d’amore.
LA CERIMONIA E IL CORTEO
Semplice o solenne, davanti al sindaco o al prete, la cerimonia impone rituali che sanciscono e rendono pubblico il passaggio della coppia da uno stato a un altro. Ma, indipendentemente dalle scelte degli sposi sul tipo di cerimonia, alcune regole vanno rigorosamente rispettate. La sposa entrerà in chiesa al braccio del padre o, in mancanza di lui, del parente maschio più stretto. Al suo ingresso tutti saranno già ai loro posti: nella parte sinistra della chiesa la famiglia della sposa, nella parte destra quella di lui. Lo sposo sarà già all’altare, insieme ai testimoni, che dovranno sistemarsi a lato degli sposi, a sinistra quelli di lei e a destra quelli di lui. Alla fine della cerimonia lo sposo darà la destra alla sposa e dietro di loro si formerà il cosiddetto corteo: la madre dello sposo alla destra del padre della sposa, la madre della sposa al braccio del padre dello sposo, seguiti da un’allegra scia di fratelli, zii, cognati e amici in festa.
I TESTIMONI
Sono figure fondamentali nell’ambito delle nozze. A loro spetta infatti il compito di garantire la legalità del matrimonio. Generalmente sono due per parte -anche se per legge ne basterebbe uno- e vengono scelti tra i parenti più stretti e gli amici più cari. Ma proprio per questo motivo bisogna usar loro dei riguardi: data la loro importanza, in genere ai testimoni spetta -oltre all’onore di sancire l’ufficialità del matrimonio- anche l’onere di offrire un regalo particolarmente sostanzioso. È quindi buona norma accertarsi prima che questo ruolo sia effettivamente gradito.
E DOPO LA CERIMONIA?
Cena o cocktail? Pranzo o ballo? Il "dopo cerimonia" si presta a numerose varianti, legate alle preferenze degli sposi, all’ora in cui si celebrano le nozze e... al portafoglio. Chi desidera sposarsi di mattina può optare per il tradizionale pranzo, o per un più semplice rinfresco, se preferisce una soluzione più economica. Per un matrimonio di pomeriggio le alternative sono diverse: per i più rigorosi una cena formale, per i più mondani un cocktail o un buffet, magari seguito da un ballo. Infine, per i più anticonformisti, una merenda, magari in campagna.
LA DIVISIONE DELLE SPESE
Passate le emozioni legate al grande passo, alla gioia delle famiglie nell’apprendere la notizia e all’eccitazione generale, va assolutamente affrontato senza imbarazzo l’argomento delle spese. Oggi le cose sono un po’ cambiate: spesso gli sposi sono finanziariamente autonomi e possono contribuire o addirittura provvedere interamente alle spese di nozze. Per chi invece preferisce attenersi alla tradizione, la famiglia della sposa si fa carico del corredo per la casa, delle partecipazioni, delle bomboniere, dei fiori per l’addobbo in chiesa e al ricevimento, del rinfresco o del pranzo di nozze e dell’eventuale abbigliamento delle damigelle. Alla famiglia dello sposo spettano, oltre all’anello di fidanzamento e le fedi, tutte le spese che riguardano la casa (affitto o acquisto), l’arredamento e il viaggio di nozze.
I DOCUMENTI
Dato che il matrimonio, oltre a essere un coronamento del sogno d’amore, è soprattutto un atto legale, prima delle nozze vanno preparati alcuni documenti:
copia integrale dell’atto di nascita o estratto per riassunto dell’atto di nascita
certificato contestuale (stato civile, cittadinanza, residenza)
foglio di congedo militare (se lo sposo non ha compiuto i 25 anni).
Inoltre va fatto anche il cosiddetto "consenso matrimoniale" presso il comune di residenza, alla presenza di due testimoni e, se la cerimonia viene fatta in chiesa, non vanno dimenticati il certificato di battesimo, quello di cresima, e quello di libero stato religioso.
QUALCHE CURIOSITA’
Per le piccole superstizioni tradizionali non c’è una guida. Forse molte vorranno indossare quel giorno qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio, qualcosa di blu. "Nuovo" è l’abito e "blu" potrebbe essere una giarrettiera o un nastro azzurro. Quanto al vecchio... lo lasciamo inventare a voi!