Sposarsi in chiesa con l’abito bianco è il sogno di tutte le ragazze, o quasi. Ma prima di realizzarlo è indispensabile sbrigare alcune formalità burocratiche che spesso fanno allungare i tempi.
Generalmente ci si sposa nella parrocchia della sposa, ma negli ultimi tempi vanno molto di moda le cerimonie "fuori porta", col disappunto delle autorità ecclesiastiche che vedono alcune chiese svuotarsi a favore di altre occupate in modo eccessivo. Talvolta la motivazione è anche quella di scambiare il si davanti ad un prete amico o di scegliere una chiesa vicina al luogo dove si terrà il ricevimento (specie se è in un altra città).
In ogni caso occorre ricordarsi di chiedere il nulla osta del parroco della sposa.
Nella scelta della chiesa bisognerà sempre tener conto, oltre che all’aspetto romantico, del tipo di cerimonia desiderata, della stagione e degli invitati, evitando magari di portare persone anziane a lunghe scarpinate, sotto il sole di mezzogiorno, per raggiungere la chiesa.
Nella scelta del posto occorre sempre tener conto di diversi fattori:
•le dimensioni della chiesa che devono essere proporzionate al numero di invitati, ricordando che è sempre meglio una chiesa piccola ma strapiena che una cattedrale semideserta.
•l’orario deve essere comodo per tutti: tarda mattinata o pomeriggio avanzato
•la facile reperibilità per evitare che gli invitati si perdano nella ricerca
•la presenza di un comodo parcheggio (altrimenti la miglior soluzione è un piccolo bus per il trasporto degli ospiti)
•l’accesso comodo anche per le eventuali persone disabili, rispettoso dei tacchi a spillo delle signore e non troppo lungo per i parenti più anziani.
Scelto il luogo occorre fare molta attenzione ai tempi. Come già detto, molte chiese, e talvolta molti municipi di grandi città, sono completamente prenotati per 6 o 12 mesi, soprattutto nel periodo che va da marzo a giugno, con strascichi a settembre. Importante anche valutare gli orari perché talvolta ci si trova ad affrontare matrimoni a turni. Più comoda in assoluto è la cerimonia mattutina, che consente agli invitati di partecipare al banchetto e rientrare in serata a casa.
QUANDO SPOSARSI
Le stagioni più in voga restano la primavera e l’autunno anche se c’è un progressivo aumento dei matrimoni invernali. La Chiesa cattolica sconsiglia il matrimoni nel periodo dell’Avvento e nella Quaresima; nel caso si volessero scegliere questi periodi la celebrazione dovrà avvenire in
tono molto dimesso. I giorni più indicati sono il sabato e la domenica ma anche lunedì e giovedì sono sempre più diffusi.
L’ORA DELLA CERIMONIA
Il galateo offre la più completa libertà. La scelta dell’ora deve essere fatta in base al tipo di ricevimento che si vuole organizzare in seguito.
9/10: segue un breakfast o un brunch che deve terminarsi tassativamente entro l’ora di pranzo
11/12: dopo la cerimonia gli invitati sono invitati a un pranzo o un rinfresco di una certa importanza.
14/16: orario molto elegante. Gli invitati sono poi intrattenuti per un rinfresco in piedi da terminare entro le 19. La serata può poi proseguire con una festa da ballo.
16/18:seguirà un rinfresco oppure la cena o la cena danzante.
18.30/21: frequente in estate. Segue per gli invitati un cocktail oppure una cena o un rinfresco da concludersi entro mezzanotte.